Oggi alle 9 mi sono svegliato per andare a fare il mio primo volo sull’R22: non avevo calcolato che, essendo domenica, gli orari dei treni erano leggermente diversi da quelli normali per cui sono partito un po in ritardo. Mi sono ritrovato in stazione con due treni che partivano nello stesso minuto verso la stessa direzione, ma con itinerari diversi: non avendo tempo di vedere bene il giro per vedere quello che sarebbe arrivato prima, ho tirato ad indovinare: provate a dire quale ho scelto…Sono sceso a Bankstown molto in ritardo e sono stato costretto a prendere un taxi per arrivare in aeroporto , che dalla stazione dista un 10 minuti circa, in tempo. L’aeroporto non è quello internazionle, ma uno piu piccolo ad ovest (Bankstown metro airport, qua le coordinate per googlemaps: -33.915077,150.986957 . L’edificio dove c’è scritto “heliflite” è l’hangar con gli elicotteri e comunque, dalla foto satellitare, si vedono diversi elicotteri fuori. L’edifico con gli uffici è quello con scritto “heliport” sopra).
Appena arrivato mi hanno messo dentro una stanzetta a guardarmi un dvd in cui venivano spiegate le basi con cui si pilota un elicottero: il tutto è durato una mezzoretta circa. Alla fine mi è venuto a prendere Brett,il mio istruttore: credo abbia piu o meno la mia età, forse qualcosa di più. Veloce briefing pre-volo e domandina per vedere se avevo capito qualcosa del dvd. La domanda è stata:
Brett: “se l’indicatore bla bla bla dice blablabla quale pedale dovrai premere per compensare il movimento? quello a destra o quello a sinitra?”
Io: “il pedale sinistro, of course!
Brett: “no, quello di destra”
Io: “mmmmmm” e poi ho fatto QUESTA faccia.
Ok, saliamo sull’elicottero. Brett accende il motore, preme un po qua un po di la, seleziona la frequenza sulla radio; saliamo di un paio di metri e cominciatmo a dirigerci sul pad: in pratica, come sugli aerei, si fa un pezzettino rasoterra seguendo le linee gialle (manovra denominata taxiing) ci si mette in un pad (cerchio con la grande H in mezzo) si richiede il permesso al decollo e si parte. Ovviamente avevamo le cuffie tutti e due, e lui chiedeva le varie cose alla radio, mentre io cercavo di capire cosa stesse dicendo: a parte qualcosa già sentita nei simulatori (Oscar Delta Sierra, Taxi and hold short, depart west) il resto non ho capito niente.
Si decolla. La spinta verso l’alto è stata praticamente inesistente, mi sarei aspettato di piu. Saliamo a 500 piedi. Brett mi dice di appoggiare i piedi e le mani sui comandi e sentire un po cosa faceva lui e poi la risposta dell’elicottero. Dopo una ventina di minuti mi dice in cuffia “you have the command” e mi lascia il cycling (che è in pratica la cloche), mentre lui tiene in mano gli altri controlli. Ovvio che non ha mollato completamente il cycling ma gran parte dei movimenti li facevo io e lui compensava. Il controllo dello cycling è veramente molto sensibile e al minimo movimento l’elicottero rispondeva molto velocemente.
La difficoltà maggiore penso stia nel coordinare i 4 arti: mano destra sta sul cycling, mano sinistra sulla barra del collective (regola il movimento verso l’alto e il basso, e i giri motore), piedi sui pedali che governano il pitch (incidenza) delle pale sul rotore di coda con cui si governa il movimento sull’asse Z. Ad esempio quando si tira il collective per salire, l’elicottero tende sempre ad andare verso destra per cui, nello stesso momento, si deve compensare il moviemento agendo sul cycling e sui pedali. Scendendo invece è il contrario.
L’itinerario è stato piu o meno questo: dall’aeroporto, seguendo il fiume che va verso il mare e puntando ad est, siamo andati fino a sopra l’Harbour Bridge, poi ci siamo girati e siamo tornati indietro, in totale circa 1 ora di volo, ad una velocita media di 70 nodi (130 km/h).
Torniamo verso il punto di partenza: dal punto in cui è iniziata la discesa io ho lasciato i comandi e ha fatto tutto Brett. Atterraggio sull’helipad, poi di nuovo ad paio di metri di altezza e taxing verso la piazzola. Brett ha spento il motore, poi siamo entrati negli uffici e ci siamo fatti una chiaccherata, avevo bisogno di chiedergli un paio di cose.
Prossima lezione fissata per domenica prossima, tempo permettendo: con la pioggia non si vola.
PS: vedo di portarmi la macchina fotografica la prossima settimana in elicottero se ci riesco.
PS2: tanto comunque le foto le vedrete forse tra qualche mese, cioè quando avro voglia di scaricarle.
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